giovedì 17 ottobre 2013

Signori e signore ecco a voi.....


















...il Croissant!
 
Due anni fa, agli esordi della mia vita sui blog, approdo nel fantastico mondo di Paoletta di Anice e Cannella. Amore a prima vista. Cercavo una ricetta per fare i famosi croissant quelli sfogliati e non quelli di pasta brioche. E lei, lì come un'ammaliatrice pubblicava foto di croissant che sembravano dicessero "eccoci, siamo qui per te".
Come canto di sirene quelle immagini hanno catturato per lunghe notti i miei sogni.
E tali son rimasti, sogni. Per tanto, troppo tempo.
Il timore di cimentarmi in un lavoro che mi sembrava impossibile, mi ha praticamente bloccata.
Tra l'altro di recente avevo anche deciso di lasciar perdere il mio piccolo blog, per le mie solite paure... vabbè ma questa è un'altra storia.
Poi 15 giorni fa mi son fatta prestare un'impastatrice degna di questo nome. Ma anche stavolta i timori erano troppi e la voglia di provarci si affievoliva giorno per giorno. Poi così costretta a restituire lo strumento, mi sono detta ora o mai più. Inoltre nel gruppo di facebook di Paoletta tutti i giorni c'era qualcuno che pubblicava immagini spettacolai di successi di fine pasticceria. Ed allora con la casa vuota (marito a lavoro, bimbo dalla nonna) in una sola volta riesco a capire cosa significa "incodare", "creare il velo" e tatatata fare i croissant!
Ancora non ci posso credere. Io che non so fare neppure la pizza, che ho servito per tante sere bastoncini ed insalata rigorosamente già lavata, che non riuscivo a fare una "ciambella col buco", riesco alla prima prova a fare dei croissant che hanno incantato gli abitanti della casa.
okokok siamo in tre, ma... i miei uomini sono critici spietati.
Per voi ci sono le foto, chissà se vi incanteranno anche i miei.

 
 
 
Ecco la ricetta:
 
Ingredienti:
275 gr di manitoba
275 gr di 00
15 gr di lievito di birra fresco
10 gr di sale
90 gr di zucchero
1 tuorlo
170 gr di acqua
115/125 gr di latte
30 gr di burro

Aromi:
1 buccia d'arancia grattugiata 
1 cucchiaino estratto di vaniglia 

Inoltre:

290 gr di burro per i "giri"
1 uovo per la spennellatura finale

 
Per il procedimento vi rimando alla signora dei croissant, Paoletta.
 
 

sabato 31 agosto 2013

DIY box

Stasera niente ricetta passo solo per distrarmi un po'.
La tesi, il bambino o forse dovrei dire i bambini (lunedì riprenderà a lavorare uno dei due), la casa, le pulizie dopo i restauri della Cappella Sistina uuuuuuuu.
Stop.
30 minuti di distrazione tutta mia.
Domani necessito della mia oretta di corsa.
Per stasera mi basta un giro nei miei blog preferiti e una toccata e fuga nel mio.
Oggi pomeriggio i ragazzi di casa hanno visto la partita. E mi si aperto un modo di fantasia nel vederlo lì seduto ad esultare per  qualcosa che ancora non capisce bene. Ho capito che mio figlio sta crescendo, che a poco a poco lascerà la mia gonnella per girarsi a cercarne altre.
Forse sto correndo un po' troppo. Forse no.
Intanto me lo coccolo ancora un po' e gli preparo uno degli sfizi che preferisce. I pop corn. Sapevate che sono cereali integrali e che non fanno per niente male ai bambini, anzi apportano un bel po' di fibre. Buono a sapersi per quei bambini che come Daniele mangiano poche verdure.
Mi sono divertita a confezionagli dei pop corn box. Un semplice lavoretto DIY da fare in 5 minuti. Quello della foto me lo sono personalizzato con un fiocchetto un po' country style.
Spero vi piaccia.


mercoledì 28 agosto 2013

Il sapore delle cose semplici

Adoro il mare, le vacanze e viaggi ma ancor di più amo tornare a casa.
Aprire la porta e lasciarsi coccolare dalla dolcezza della propria casa, dei suoi profumi e dei suoi rumori, secondo me, non ha eguali.
Certo il marito non fa  altro che ribadire che tornare a casa significa riprendere la vita di sempre, il lavoro, gli impegni e lo stress quotidiano.
Ne sono ben consapevole questo settembre più che mai, con la tesi da ultimare e le paure di non farcela, ma proprio non riesco ad esser mesta per il prematuro rientro.
Il ritorno mi rassicura e contemporaneamente mi da la possibilità di fantasticare sul prossimo viaggio.
Io sono fatta cosi devo avere i piedi ben saldi, ma le ali della fantasia spiegate per bene.
Per celebrare l'evento e avendo voglia di mettere insieme solo semplici ingredienti ho deciso di provare questa "Torta morbida alla marmellata" (credo sia della Parodi).
Pochi ingredienti che danno vita ad un dolce che ti coccola ad ogni boccone. Non troppo stucchevole. Friabilissimo. Una sorta di ibrido tra un cake da colazione ed una crostata.
E in ultima analisi è tanto semplice da preparare che non complica troppo la vita dopo il rientro dalle vacanze.



Ingredienti

 120 gr. di burro
120 gr. di zucchero
2 uova
120 gr. di farina (io 50g farina di riso e 70g farina per dolci)
un pizzico di sale
q.b. marmellata di fragole (home made)

Preparazione: lavorate il burro a pomata con lo zucchero fino a che non diventa cremoso, aggiungere le uova e poi la farina il sale, versare in una teglia imburrata ed infarinata, ricoprirla con cucchiaiate di marmellata che durante la cottura sprofonderanno nella pasta. Mettere in forno a 180°C. per 25 minuti circa.

lunedì 29 luglio 2013

Scischecc o Cheesecake?

 
 
 
 

Ecco la mia prima Ccccheeeeesecake... rigorosamente fredda.
Sono giorni che ho voglia di un dolce, ma l'idea di far diventare la mia cucina una camera a gas era prevalente, quindi ho rimandato, rimandato, rimandato fino a che ho comprato alla Feltrinelli il bel libro Freschi Dessert . La prima parte è dedicata alla frutta e ai vari modi per prepararla (ottime idee light per Enzo che ha finalmente deciso di non rimandare ad un indefinito futuro la sua dieta), poi c'è una lunga serie di ricette di gelati homemade che io bypasserò in quanto non ho la gelatiera, infine c'è la parte riservata a dolci, davvero goduriosi, per la calde serate estive.
La prima cheesecake del circondario è stata fatta dalla mia pioneristica amica Jasmine quando erano davvero pochi quelli che la conoscevano, solo chi studiava in giro per "l'Europa delle cheesecake".
Ha sempre riscosso un gran successo, tanto che avevo un certo timore reverenziale per la sua ricetta. La "scishecc" di Jas, come veniva chiamata da un certo nostro amico, resterà nella storia del nostro gruppo post-adolescenza.
Ora dopo tantissimi anni e condizionata dalla presenza, anzi onnipresenza, di ricette di questa delizia nei vari blog ho deciso di lanciarmi nella realizzazione della versione a freddo. L'ho preparata per il ritorno del mio fratellone moscovita che impazzisce per le cheesecake e che sembra aver apprezzato, anche se con una certa riserva per la gelatina (lui non ama gelatine e marmellate in generale).
La bellezza di questo dessert sta nella sua versatilità. La si può guarnire con ogni sorta di frutta salsa o perché no anche con cioccolata.
Io volevo una versione molto leggera ed ho optato per una purea di pesche, che in questo periodo abbondano. Inoltre la base non è particolarmente dolce quindi non è stomachevole.
Di certo la mia relazione con le cheesecake non terminerà qui, la prossima volta proverò la versione cotta. Magari mi faccio regalare un po' di gelsi neri da mio zio e proverò questa della bravissima Manu, giramondo per professione e foodblogger per passione .
Ve l'ho detto quella di Jas non posso farla.... magari una di queste sere chiedo a lei di farla.


Intanto ecco la mia:
300 g di frollini o biscotti tipo digestive
95g di burro morbido
300g di mascarpone
200 di Philadelphia
250 ml di panna fresca liquida
3 fogli di gelatina
5 cucchiai zucchero semolato
200 g di pesche saporite
3 fogli di gelatina
200 g d'acqua
3- cucchiai di zucchero ( a seconda della dolcezza delle vostre pesche)



Per la base, sbriciolare i biscotti e mescolarli con il burro fuso e usateli per foderare il fondo di uno stampo apribile precedentemente foderato di pellicola e mettere in frigo.

Per la farcitura mettere a riscaldare la panna in un pentolino, intanto ammorbidire la gelatina in un po' d'acqua fredda. Quando la panna sarà calda toglierla dal fuoco ed aggiungere lo zucchero e la gelatina ben strizzata e mescolate energicamente per farla sciogliere bene. Aggiungere i formaggi e mescolare bene. Versare il composto nello stampo sulla base dei biscotti coprire e mettere in frigo per 4 ore.

Per la salsa frullare la polpa delle pesche aggiungere l'acqua e lo zucchero e far scaldare in un pentolino, intanto far ammorbidire la gelatina. Quando la purea sarà pronta togliere il pentolino dal fuoco aggiungere la gelatina e mescolare bene.
Far intiepidire e versare sulla cheesecake. Far riposare in frigo tutta la notte.






martedì 9 luglio 2013

Se tutto inizia con dolcezza...

Metti una sera in famiglia senza rumori.
Metti la sua voce scatenata.
Metti tre cuori e qualche ricordo.
Metti una candida orchidea come sorpresa.
Mescola bene ne uscirà fuori un'appagante felicità.
Stamattina sono stata svegliata dal profumo del buono. Di quelle tenere attenzioni che ti cambiano l'umore. Quelle che ti vestono l'animo di rosa.



E se è vero che il mattino ha l'oro in bocca per me le sere così si dipingono dei toni tenui della lavanda. Il suo profumo, la sua cromia e la mia fervida fantasia si fondono inesorabilmente fino a farne venir fuori qualcosa di sorprendentemente delicato.



 
 
 
 
Cupcakes alla lavanda
 
 
 
Ingredienti
 
125g di burro
 
2 uova
 
125 g di zucchero
 
150g di farina
 
1 cucchiaino di lievito
 
 6 fiori di lavanda
 
 
Per la decorazione
 
150 g di zucchero a velo
 
2 cucchiai di acqua
 
Poche gocce di colorante lilla
 
Qualche fiorellino di lavanda
 
 
 
Mescolare gli ingredienti liquidi (uova e burro sciolto), aggiungere ad essi le farine (zucchero farina e lievito) e i fiori di lavanda sminuzzati. Mescolare poco, giusto il tempo di far amalgamare i due composti, riempire 12 pirottini medi per cupcakes ed infornare per 15-20 min a 170°-180°.
Sfornare i cupcakes e preparare una glassa veloce mescolando lo zucchero con l'acqua ed il colorante. Stendere la glassa sulle tortine e decorare con i fiorellini.


mercoledì 3 luglio 2013

A te che rendi allegri i miei giorni

Buongiorno e ben svegliato sta arrivando un carrettino pieno di... coccole!
Stamattina mi son svegliata con la voglia di preparare il dolcetto preferito di Daniele, i cupcakes alla vaniglia. Ci vuole davvero poco per accontentarlo, mica come me.
Cerco di evitargli quanto più posso le cose confezionate, infatti a casa nostra sono banditi per lui e per noi merende, biscotti e cioccolatini d'ogni sorta.
Per lui e per il suo pancino piccino, per noi e per le nostre panciotte cicciotte ;)
Cerco sempre di preparagli dei biscotti dolci o dolcetti homemade ma complice il periodo dei mille problemi, si è ritrovato, poverino, ad arrangiarsi con le "biccottate" come le chiama lui e la marmellata (almeno questa autoprodotta).
Son diverse sere a dire il vero che il piccolo mi dice: "Mamma boglio quacosa".
Stamattina allora approfittando di una sveglia anticipata mi son messa all'opera per preparargli "quacosa".
Ora dorme ancora non vedo l'ora che si svegli per vedere il suo visino felice.










Quante cose avrei da dire
a quegli occhioni grandi
quante cose di quel mondo
che ti sta davanti
un mondo grande come
il pollice che ti succhierai.




Quante parole da imparare
quante risposte ai tuoi perché
quanti giocattoli da aprire
per sapere cosa c'è
mentre con il tuo ditino
dici cha hai un anno ma non sai cos'è.



Storie di saggi e di potenti
come al tempo di Re Artù
storie di Volpi e Burattini
e maghi dentro la TV
lupi nascosti dietro sorrisi
di falsa ingenuità.


Storie di razzi e di galassie
e di guerre ai videogames
storie di eroi sconosciuti
che combattono per te
mentre con il tuo ditino
indichi il cielo azzurro ma non sai cos'è.







Dormi che  il futuro
ti aspetta alla finestra
e senza fretta
guarda dentro la tua stanza.
Io lo so che lo farai meraviglioso







Quante cose avrei da dirti
quante cose ti dirò
quanti momenti per guardarti
mentre cresci ogni giorno un po'
quante cose anch'io
da te imparerò.

giovedì 27 giugno 2013

Ode alla melanzana

Quest'anno il mio papà, ormai in pensione, ha deciso di dedicarsi di nuovo all'orto, come non faceva ormai da anni. E devo dire che coltivare la terra è un po' come andare in bicicletta, una volta imparato come si fa, non si può più dimenticare. Ovviamente è tutto biologico.
Sabato scorso ha raccolto delle fantastiche melanzane e nel portarle chiede di fargli una parmigiana. Si può mai dir di no ad una parmigiana fatta con delle super melanzane???
Beh dal mio punto di vista no. E allora che parmigiana sia!
Ovviamente la piccola peste di casa non poteva esimersi dall'intrufolarsi anche lui nella faccenda, infatti le foto sono a dir poco pessime, incapaci di rendere giustizia ad una simile delizia.
Il piccolo vedendo quella montagna di melanzane fritte ha pensato che potessero essere buone così senza pensarci su ne ha presa una e... l'ha mangiata. Hai capito il furbetto le verdure bollite non sono di suo gradimento, quelle fritte invece... Io ho impiegato tipo vent'anni prima di capire quanto fossero buone, mi sa che in questo ha preso dal papà.
Vabbè per una volta gli ho concesso l'assaggio.

Comunque il procedimento è abbastanza semplice.
Bisogna tagliare a fette le melanzane senza buccia cospargerle leggermente di sale per eliminare l'amaro e lasciarle così per un paio d'ore. Intanto preparare il sugo di pomodoro condito solo con sale ed olio. Tagliare una mozzarella a dadini e lasciarla colare per togliere il latte in eccesso.
Dopodiché bisogna lavare ed asciugare le melanzane, passarle nella farina, poi nell'uovo e friggerle.
Finita la fase della frittura arriva il bello! Prendere una bella teglia capiente, sul fondo dare un leggero strato di salsa di pomodoro, aggiungere le melanzane una accanto all'altra, coprire con un altro strato di salsa, i dadini di mozzarella, abbondante parmigiano e qualche fogliolina di basilico.
Continuare così fino all'esaurimento degli ingredienti (o delle mamme con i bimbi alle calcagna).
Io consiglio di cuocerle in forno ventilato per circa 45 min, per farle asciugare al meglio e comunque di farle raffreddare, o meglio riposare, prima di servirle.
Il giorno dopo, se mai dovesse avanzare, è ancora più buona!





lunedì 10 giugno 2013

Coccole epistolari

...Questo per dirti che persone perfette non esistono. Storie infallibili non esistono. Esistono persone uniche e storie uniche. Ciò in cui io credo è l’amore, in ogni sua forma. Che si provi per un compagno, un figlio, i genitori, un amico, una pianta, un animale o Dio credo che valga la pena di essere vissuto a pieno. Il che non significa annientarsi per mettersi a completa disposizione degli altri. Così come non è giusto mettere se stessi prima di tutto. Amare significa cercare l’altro. Voler condividere tutto, le banalità, le cose entusiasmanti, le proprie passioni, le proprie aspirazione. Significa condividere sogni.
Ma significa anche essere liberi di scegliere le tappe della propria vita, senza farsi divorare dai sensi di colpa, senza essere preda di gratuiti ricatti emotivi. Quello non è un amore maturo. Anzi quello non è amore.
L’amore non chiede sacrifici, ma condivisione e rispetto. Il rispetto di cui parlo riguarda la libertà. Rispettare significa lasciare l’altro libero di amare. Non creare muri oltre cui non si può andare. Significa lasciare libero l’altro di varcare le stanze della tua anima.
Al contempo l’altro ha il dovere di lasciare le cose così come stanno. Non deve cercare di cambiare la disposizione dei mobili o mettersi a rassettare. Quella è casa tua solo tu puoi scegliere di lasciare tutto com’è o magari buttar via le cose vecchie per far posto a qualcosa di nuovo, che a tuo giudizio valga la pena di essere introdotto.
Ti auguro di riuscire a trovare l’essenza dell’umanità in ognuno. 

ps. quasi dimenticavo il mio amore per i dolci, quindi per rimediare allego qualche foto e la ricettuzza di queste Tarte tropezienne. Una nuvola di bontà, perfezione fatta brioche.
La ricetta è presa pari pari dal blog di Paoletta di Anice e Cannella. Dalla sua pagina Facebook è partito un appuntamento settimanale di panificazione comunitaria. La tarte è stato "l'argomento" di due settimane fa ma ancora le mie papille hanno impresso quell'effimero sapore che credo resterà impresso per sempre.
 





























MINI TARTE TROPEZIENNE


Ingredienti:

300 g di manitoba
4 g di sale
45 g di zucchero semolato
12 g di lievito di birra fresco
3 uova
130 g di burro
50 ml di latte tiepido
scorza di 1 arancia grattugiata

Per decorare:
zucchero in granella
1tuorlo e 2 o 3 cucchiai di latte per la spennellatura finale


Come farcitura ho usato una chantilly bella soda, ma altre hanno usato semplicemente panna e fragole. Ognuno può metterci quel che  vuole. La tarte è perfetta anche semplicemente con una spolverata di zucchero a velo.

Preparazione:

Preparare un poolish sciogliendo il lievito nel latte appena tiepido e mescolando 50 gr di farina. Coprire con pellicola e lasciar fermentare 45 minuti/1 ora.

Rovesciare il pooolish nella planetaria e impastare insieme ad un cucchiaio di farina, inserire poi 1 uovo e far assorbire.

Aggiungere ancora poca farina, impastare e versare metà dello zucchero, e, ad assorbimento l'altro uovo.

Impastare bene.

Aggiungere ancora un po' di farina, l'ultimo uovo e quando questo è stato assorbito, ancora farina e l'altra metà dello zucchero.

Continuare aggiungendo farina sempre impastando bene, lasciando un cucchiaio per lo spolvero finale. Inserire il sale e, non appena si sarà assorbito, aggiungere il burro morbido poco alla volta, insieme alla scorza d'arancia.

Incordare bene. Ci vorranno almeno 20/25 minuti perché l'impasto diventi elastico e si stacchi in un solo pezzo.

A questo punto porre l'impasto in una ciotola, coprire con pellicola, attendere 30 minuti e mettere in frigo, a circa 6°/7° fino al mattino.

Tirare fuori, lasciar a temperatura ambiente circa 1 ora poi fare una piega del tipo 1. Coprire.

Attendere 20 minuti, spezzare in 10 pezzi da 65 gr circa l'uno e formare delle palline.

Schiacciarle leggermente sulla parte superiore e porle su una placca coperta da carta forno. Coprire con pellicola.

Far lievitare 1 ora.

Spennellare col tuorlo sbattuto e poco latte, spolverare di zucchero a granella poi infornare per 15/20 minuti a 180°.

Raffreddare su una gratella e tagliare orizzontalmente le tarte, poi farcire con la crema, conservare in frigo o in un posto fresco.

 
 

mercoledì 8 maggio 2013

Rainbow couscous

Da più parti si eleva un coro alle mie spalle: Letizia impara a cucinare!
Ieri sera per esempio ho presentato a tavola dei rustici abbrustoliti che son finiti lo stesso per l'impellente necessità di sopravvivenza dei commensali, che pur di nutrirsi declinano all'esigenza di gustar delizie.
A dir la verità io mi diletto molto di più  a preparare e a gustar dolci che cose salate.
Ma è ovvio che la quotidianità è tutt'altro che  una torta panna e fragole.
E allora come risolvere? Ecco ho deciso che d'ora in poi farò a meno di bastoncini ed insalata e affronterò la zona dei fornelli con strumenti diversi.
 La parola d'ordine sarà "sperimentare".
Ma il mio cuore non ce la fa a sperimentare sulla pellaccia altrui.
Allora ho deciso che poiché a pranzo sono quasi sempre da sola col pargoletto,
saremo noi le cavie dei miei nuovi esperimenti.
Poveretto, penseranno in tanti :-)
Stavolta è andata bene.
Quindi posso riproporlo al più presto anche ad altri.
Tra l'altro questo arcobaleno di couscous è di una tale semplicità che chiunque, anche una mamma con un bambino in piedi sulla sedia che smanetta a destra e a manca, può riuscire a fare. D'altronde con l'allenamento quotidiano potrei sfidare un equilibrista del circo di Montecarlo e batterlo come niente fosse.
Allora a tutte le mamme circensi (e non solo) ecco a voi la ricetta del Rainbow Couscous.








Ingredienti:
1 carota
1 zucchina
1 pezzetto di peperone giallo
1 pezzetto di peperone rosso
sale, olio, aglio e prezzemolo
200 g Couscous
200 g d'acqua


Preparare una brunoise di verdure, farle saltare un padella con un po' d'olio in cui avrete fatto dorare un aglio. Lasciare le verdure piuttosto al dente. Prendere il couscous e versarlo in una teglia abbastanza grande per contenerlo tutto in modo che non faccia troppo spessore (nel senso che sia ben steso) e aggiungere 1 cucchiaio di olio d'oliva. Sgranarlo con una forchetta  in modo che non si formino dei grumi.
A parte prendere un pentolino piccolo e portate ad ebollizione 200ml di acqua.
Versare l'acqua nella teglia contenente il couscous e coprire con un coperchio per 5 minuti.
Passati i 5 minuti prendere con una forchetta  "sgranare" il couscous. Ora versare il couscous nella padella delle verdure e sgranare nuovamente, affinché si insaporisca per benino.
Può essere servito sia tiepido che freddo.

lunedì 22 aprile 2013

Decidere di vivere e di farlo al meglio.

 
Quando da più parti non arriva che un vento freddo e cupo ti si dipanano dinazi solo due scelte, lasciarti sopraffare dalla gelida angoscia o riscaldare il cuore con la speranza.
Io decisamente ho scelto la seconda strada.
Ho solo voglia di portare il sole dentro e fuori di me.
 
Per farlo è necessario andare dove il sole è principe.
 
 
 Al mare.
 
 E allora partiamo.
La sabbia sa fare il suo dovere, ti sporca di felicità.
 Il mare è maestro di dolcezza.
Il tutto non può che essere moltiplicato all'infinito
quando hai con te la tua piccola famiglia.
Quelle risa, quelle corsettine, quei passetti rumorosi
sono coccole per la mia anima.
 
Ed infine il mare è balzato anche nei nostri piatti.
 
 
 
Scialatielli vongole e funghi porcini
 
Ingredienti per due persone
 
300 g Vongole
2 funghi porcini
300 g pomodorini pachino
300 g di scialatielli
aglio, peperoncino, olio, sale, pepe
 
 
Aprire le vongole in una padella con un filo d'olio, l'aglio ed il peperoncino. Nel frattempo cuocere in un'altra padella olio, aglio e funghi. Aggiungere i pomodorini e lasciar cuocere per un quarto d'ora circa. Calare gli scialatielli. Sgusciare metà vongole e tenere da parte l'acqua di cottura.
A fine cottura del pomodoro aggiungere le vongole, lasciarle insaporire qualche secondo e spegnere. Scolare gli scialatielli a due minuti dalla fine e terminare la cottura nella padella del sugo, a cui bisogna aggiungere l'acqua delle vongole filtrata e se necessario anche un po' d'acqua di cottura della pasta.
A fuoco spento aggiungere una spolverata di prezzemolo tritato finemente.  


 

mercoledì 10 aprile 2013

Esiste una cura?




Credo ormai d'esser stata infettata anch'io da una certa malattia che negli ultimi anni sta mietendo tante vittime. La blogghite.
Tra i sintomi più importanti sicuramente è da annoverare la dipendenza, ed ormai credo di aver raggiunto un certo grado di assuefazione.
Ora sono in forte crisi d'astinenza per causa di forze maggiori che mi costringono a restar lontana dai blog e dal mio in particolare: gli ultimi esami, la tesi, un bimbo di 20 mesi ed un più indefinito resto.
Appena la pace sembra sfiorare il mio cuore mi appresto come una drogata a rifornirmi della mia famelica dose. Ma il tempo scandisce i minuti con prepotenza e quindi non mi resta che star per un attimo a guardare ma non toccare, mi tuffo in varie immagini, mille ricette come una bimba davanti ad una vetrina di giocattoli senza poterne toccare neppure uno.
Eccomi alla vetrina appiccicata, a sognare e rimandare a futuri momenti la felicità di creare qualcosa di appetitoso.




Imagine via pinterest

mercoledì 27 marzo 2013

A tutto... olio!

Ebbene sì, ho deciso di ridurre drasticamente l'utilizzo del burro.... almeno per questa settimana!
Io adoro tutto quanto abbia il sapore del burro. Che cosa ci posso fare se impazzisco per una buona fetta di crostata friabile e rigorosamente senza lievito? Oppure per i croissant sfogliati? Oppure per cupcake ricoperti di crema al burro?
Peccato però che i miei dolci non li posso mica divorare da sola, devo tener conto dei gusti del marito e dalla salute del mio piccolo, e in ultima analisi anche un po' della linea che ultimamente si sta perdendo nel mio forno.
 
 
Allora poiché son decisa a non arrendermi ogni mattina a delle tristissime fette biscottate integrali e per non rimpinzare il pargolo con merendine industriali, cerco degli stratagemmi per far fronte all'annoso problema del burro.
Cerca che ti ricerca, mi imbatto in una ricetta di frolla all'olio. Oddio non che mi sconfinferasse più di tanto, però che dire tentar non nuoce.
 
 
Allora ci provo facendone solo metà dose. Metto tutti gli ingredienti nel Bimby e...tatata devo bloccarmi per le interruzioni
di Daniele e per un piccolo problema con l'arnese impastatutto. Togli l'impasto (che in realtà non era tale) mettilo in una ciotola, impasta a mano col bambino che piagnucola perché vuole impastare anche lui, mettiti a riprender fiato e... componi le tue crostatine. Due a marmellata di pesche, due con quella di albicocche biologica e due con marmellata di fragole. infila tutto in forni e... cominci a sperare!
Alla fine devo dire che non hanno niente a che vedere con quella frolla frollosa che le mie papille conoscono bene, ma ha un sapore nuovo e strabiliante.
 
 
Ottime per la colazione, soprattutto di Daniele.
 
 
 
 
 
 
 
Ingredienti:
 
3oogr di farina
125gr di zucchero
100gr di olio extravergine di oliva 
due tuorli d’uovo e uno intero
buccia di limone grattugiata
un pizzico di vaniglia
una punta di cucchiaino di lievito per dolci (io non l'ho messa)
 
 
Mescolate le uova con l’olio, aggiungete lo zucchero, la farina con il lievito la buccia di limone e la vaniglia. Lavorate velocemente l’impasto e mettetelo a riposare in frigorifero. Usarla come una frolla normale, meglio se la stendete con due fogli di carta da forno perchè rimane molto unta e morbida.
 

mercoledì 20 febbraio 2013

Sweet

 
 
Oggi ho fatto gli extra con il cucciolo, ma l'inaspettata quiete di stasera mi ha fatto venir voglia di girare un po' tra i blog per trascorrere un po' di tempo a sognare.






 
 
 
Qualche immagine dal sapore shabby,



una dolce musica,


 
 
 
 
una poesia per coccolarmi.















Non sono niente.
Non sarò mai niente.
Non posso voler essere niente.
A parte questo, ho dentro me tutti i sogni del mondo.
Finestre della mia stanza,
della stanza di uno dei milioni al mondo che nessuno sa chi è
(e se sapessero chi è, cosa saprebbero?),
vi affacciate sul mistero di una via costantemente attraversata da gente,
     
su una via inaccessibile a tutti i pensieri,
reale, impossibilmente reale, certa, sconosciutamente certa,
con il mistero delle cose sotto le pietre e gli esseri,
con la morte che porta umidità nelle pareti e capelli bianchi negli uomini,
con il Destino che guida la carretta di tutto sulla via del nulla.
Oggi sono sconfitto, come se conoscessi la verità.
Oggi sono lucido, come se stessi per morire,
e non avessi altra fratellanza con le cose
che un commiato, e questa casa e questo lato della via diventassero
la fila di vagoni di un treno, e una partenza fischiata
da dentro la mia testa,
e una scossa dei miei nervi e uno scricchiolio di ossa nell'avvio.
Oggi sono perplesso come chi ha pensato, trovato e dimenticato.
Oggi sono diviso tra la lealtà che devo
alla Tabaccheria dall'altra parte della strada, come cosa reale dal di fuori,
e alla sensazione che tutto è sogno, come cosa reale dal di dentro.
Fernando Pessoa



lunedì 18 febbraio 2013

Metti una domenica...

Metti un domenica un po' così ,
metti che la notte un esserino piccino picciò non ti fa dormire,
metti che è da un po' che ricerchi quella piacevole sensazione
che solo un biscotto home made può darti.
Ecco che, dall'insieme di tutti questi elementi,
al mattino ti svegli presto
(alle 7 reduce da una notte insonne regalatami dalla piccola peste) 
con l'unico pensiero di metterti alla ricerca di qualcosa che soddisfi il tuo desiderio.
Gira di qua, gira di là.
 Entra in un blog cerca di carpirne i profumi, scruta le immagini alla ricerca di della tua anelata sensazione.
Ed ecco, quando ormai ero sul punto di rinunciare,
pur di non affrontare chissà quale faticosa lavorazione, che arriva la folgorazione.
Sul blog Vaniglia - storie di cucina, della fantastica Rossella.
Dei biscotti tanto semplici e tanto cioccolatosi a cui non ho saputo resistere.
 E ho scelto bene, a giudicare dal fatto che di tre teglie stamattina sono avanzati all'incirca cinque biscottini.
Che dire, la ricetta mi stuzzicava per l'assenza delle uova
 e per quel connubio cioccolato-caffè che a quell'ora del mattino ci stava alla grande.
Ed allora senza dilungarmi oltre,
 eccoli qui fragranti e profumati.


 
 
 
 
Ingredienti

100gr cioccolato fondente a pezzetti

150gr burro a temperatura ambiente

100gr zucchero di canna grezzo

1/2 tazzina di caffè espresso

200gr farina

50gr fecola di patate



Mescolare nel bimby vel 4 burro e zucchero fino ad ottenere una crema, poi, sempre mescolando, aggiungere le farine e il cioccolato tagliato a scagliette. Infine il caffè.
Formare delle palline e metterle sulla teglia, distanziate l'una dall'altra almeno 4 cm.

Cuocere in forno già caldo a 180°C, per 8-10'.

martedì 12 febbraio 2013

Il profumo dei sogni

Che profumo hanno i sogni?
I miei sono un po' strani,
delle volte sono così vicini che mi sembra
 di riuscire a riconoscerne addirittura i vari ingredienti che li compongono,
 altre, invece, si allontanano e a malapena riesco a percepirli.
Al mattino inevitabilmente i sogni si fanno chiari e riesci a ricordare tutto.
Ma col passare delle ore tutto sbiadisce.
O si trasforma.
Forse in sofficissimi cornetti.
 
 
 
 
Ingredienti:
500 gr di farina manitoba
180 gr di latte
120 gr di burro
2 uova intere
100 gr di zucchero
aromi a piacere (vaniglia, buccia d'arancia)
3 gr di lievito di birra
un pizzico di sale
 
Procedimento per Bimby
 
Mettere nel boccale latte, burro e lievito per 7 min 37° vel 1. Aggiungere le uova 1 min vel 4.
Inserire nel boccale zucchero e aromi 20 sec vel 4. Infine mettere la farina e il sale 30 sec velocità 5 e 3 min velocità spiga.
Togliere l'impasto dal boccale mettere in una ciotola e far lievitare per almeno 3 ore.
Dopo la prima lievitazione stendere l'impasto e ricavare tanti triangoli, farcire e arrotolare. Spennellare con latte zuccherato. Lasciar lievitare per tutta la notte. Il giorno seguente accendere il forno a 180° per 15/20 min o comunque fino a doratura.
 

martedì 22 gennaio 2013

Cioccolato o viaggio ai Cairabi?

E se fuori piove, fa freddo e hai voglia di tante coccole cosa c'è di meglio di una torta al cioccolato? Qualcuna di voi potrà dire: "Prenotare una vacanza ai Caraibi"
Io riesco ad accontentarmi anche con un po' di cioccolato.
Intanto però che la bilancia non fa più belle sorprese, intanto che l'effetto allattamento sta andando a scemare ( mica potevo camparci di rendita su sta storia dell'allattamento che fa bruciare calorie) intanto che i vestiti iniziano a tirare un po' ed il tempo non consente ancora la corsa all'aperto, sarà meglio bilanciare le calorie introducendo frutta e quindi fibre.
Allora una strepitosa torta di pere e cioccolato potrebbe diventare un buon compromesso tra desiderio e ragione.


Ecco la mia versione della torta di pere e cioccolato all'olio d'oliva del maestro Montersino.









Ingredienti:
540g di uova
100g di tuorli
720g di zucchero
70g di miele
600g di farina di riso
120g di cacao in polvere
6 g di lievito
60g di olio extravergine di oliva
120g di burro
2g di sale
1 bacca di vaniglia
1.4 kg di pere abate


Montare le uova e i tuorli con zucchero, miele, sale e vaniglia (io metto l'aroma) e lavorare tutto fino ad ottenere una massa spumosa. Unire quindi la farina di riso, il cacao e il lievito setacciati. Continuare aggiungendo l'olio, il burro fuso ed infine le pere tagliare a cubetti.
Infornare a 180° per un'ora.

Che dire, facilissima!

sabato 12 gennaio 2013

Cosa sarà mai la semplicità?

Chissà perché ognuna di noi ama definirsi semplice. Cosa si nasconde dietro questa parola?

Io stessa in più occasioni mi sono descritta così, ma tutto posso dire di me, tranne che sia una ragazza semplice.

Sono un incastro sofisticato di donne, di vite, di facce!

 
Oggi posto la ricetta di una "semplice" apple pie.




Adoro la torta di mele tanto semplice e insieme sofisticata.



Questa poi ha quel quid in più conferito dal sapore deciso della cannella e quel tocco rustico dello zucchero bruno.
Ottima per la merenda e la colazione in famiglia. Sia come torta che in monoporzione.



Ingredienti:


1kg di mele
100g di zucchero di canna
150 g di farina
1 limone
3 uova
1 bustina di lievito
15 g di cannella
50 g di burro morbido


Taglia a fette sottili le mele. Grattugia la scorza di un limone, facendo attenzione a non intaccare la parte bianca, perché è amara. Monta in una ciotola le uova con lo zucchero finché non saranno spumose, aggiungi il burro. Mescola da parte la farina con il lievito e la cannella e passale al setaccio. Aggiungi le parti solide alle liquide facendo attenzione a non smontare troppo le uova. Infine unisci la scorza del limone e i 2/3 delle mele. Versa il composto in uno stampo da 24 cm di diametro disponi le fette rimaste in cerchi concentrici. Cuoci in forno già caldo a 180° per 40 minuti.