lunedì 29 luglio 2013

Scischecc o Cheesecake?

 
 
 
 

Ecco la mia prima Ccccheeeeesecake... rigorosamente fredda.
Sono giorni che ho voglia di un dolce, ma l'idea di far diventare la mia cucina una camera a gas era prevalente, quindi ho rimandato, rimandato, rimandato fino a che ho comprato alla Feltrinelli il bel libro Freschi Dessert . La prima parte è dedicata alla frutta e ai vari modi per prepararla (ottime idee light per Enzo che ha finalmente deciso di non rimandare ad un indefinito futuro la sua dieta), poi c'è una lunga serie di ricette di gelati homemade che io bypasserò in quanto non ho la gelatiera, infine c'è la parte riservata a dolci, davvero goduriosi, per la calde serate estive.
La prima cheesecake del circondario è stata fatta dalla mia pioneristica amica Jasmine quando erano davvero pochi quelli che la conoscevano, solo chi studiava in giro per "l'Europa delle cheesecake".
Ha sempre riscosso un gran successo, tanto che avevo un certo timore reverenziale per la sua ricetta. La "scishecc" di Jas, come veniva chiamata da un certo nostro amico, resterà nella storia del nostro gruppo post-adolescenza.
Ora dopo tantissimi anni e condizionata dalla presenza, anzi onnipresenza, di ricette di questa delizia nei vari blog ho deciso di lanciarmi nella realizzazione della versione a freddo. L'ho preparata per il ritorno del mio fratellone moscovita che impazzisce per le cheesecake e che sembra aver apprezzato, anche se con una certa riserva per la gelatina (lui non ama gelatine e marmellate in generale).
La bellezza di questo dessert sta nella sua versatilità. La si può guarnire con ogni sorta di frutta salsa o perché no anche con cioccolata.
Io volevo una versione molto leggera ed ho optato per una purea di pesche, che in questo periodo abbondano. Inoltre la base non è particolarmente dolce quindi non è stomachevole.
Di certo la mia relazione con le cheesecake non terminerà qui, la prossima volta proverò la versione cotta. Magari mi faccio regalare un po' di gelsi neri da mio zio e proverò questa della bravissima Manu, giramondo per professione e foodblogger per passione .
Ve l'ho detto quella di Jas non posso farla.... magari una di queste sere chiedo a lei di farla.


Intanto ecco la mia:
300 g di frollini o biscotti tipo digestive
95g di burro morbido
300g di mascarpone
200 di Philadelphia
250 ml di panna fresca liquida
3 fogli di gelatina
5 cucchiai zucchero semolato
200 g di pesche saporite
3 fogli di gelatina
200 g d'acqua
3- cucchiai di zucchero ( a seconda della dolcezza delle vostre pesche)



Per la base, sbriciolare i biscotti e mescolarli con il burro fuso e usateli per foderare il fondo di uno stampo apribile precedentemente foderato di pellicola e mettere in frigo.

Per la farcitura mettere a riscaldare la panna in un pentolino, intanto ammorbidire la gelatina in un po' d'acqua fredda. Quando la panna sarà calda toglierla dal fuoco ed aggiungere lo zucchero e la gelatina ben strizzata e mescolate energicamente per farla sciogliere bene. Aggiungere i formaggi e mescolare bene. Versare il composto nello stampo sulla base dei biscotti coprire e mettere in frigo per 4 ore.

Per la salsa frullare la polpa delle pesche aggiungere l'acqua e lo zucchero e far scaldare in un pentolino, intanto far ammorbidire la gelatina. Quando la purea sarà pronta togliere il pentolino dal fuoco aggiungere la gelatina e mescolare bene.
Far intiepidire e versare sulla cheesecake. Far riposare in frigo tutta la notte.






martedì 9 luglio 2013

Se tutto inizia con dolcezza...

Metti una sera in famiglia senza rumori.
Metti la sua voce scatenata.
Metti tre cuori e qualche ricordo.
Metti una candida orchidea come sorpresa.
Mescola bene ne uscirà fuori un'appagante felicità.
Stamattina sono stata svegliata dal profumo del buono. Di quelle tenere attenzioni che ti cambiano l'umore. Quelle che ti vestono l'animo di rosa.



E se è vero che il mattino ha l'oro in bocca per me le sere così si dipingono dei toni tenui della lavanda. Il suo profumo, la sua cromia e la mia fervida fantasia si fondono inesorabilmente fino a farne venir fuori qualcosa di sorprendentemente delicato.



 
 
 
 
Cupcakes alla lavanda
 
 
 
Ingredienti
 
125g di burro
 
2 uova
 
125 g di zucchero
 
150g di farina
 
1 cucchiaino di lievito
 
 6 fiori di lavanda
 
 
Per la decorazione
 
150 g di zucchero a velo
 
2 cucchiai di acqua
 
Poche gocce di colorante lilla
 
Qualche fiorellino di lavanda
 
 
 
Mescolare gli ingredienti liquidi (uova e burro sciolto), aggiungere ad essi le farine (zucchero farina e lievito) e i fiori di lavanda sminuzzati. Mescolare poco, giusto il tempo di far amalgamare i due composti, riempire 12 pirottini medi per cupcakes ed infornare per 15-20 min a 170°-180°.
Sfornare i cupcakes e preparare una glassa veloce mescolando lo zucchero con l'acqua ed il colorante. Stendere la glassa sulle tortine e decorare con i fiorellini.


mercoledì 3 luglio 2013

A te che rendi allegri i miei giorni

Buongiorno e ben svegliato sta arrivando un carrettino pieno di... coccole!
Stamattina mi son svegliata con la voglia di preparare il dolcetto preferito di Daniele, i cupcakes alla vaniglia. Ci vuole davvero poco per accontentarlo, mica come me.
Cerco di evitargli quanto più posso le cose confezionate, infatti a casa nostra sono banditi per lui e per noi merende, biscotti e cioccolatini d'ogni sorta.
Per lui e per il suo pancino piccino, per noi e per le nostre panciotte cicciotte ;)
Cerco sempre di preparagli dei biscotti dolci o dolcetti homemade ma complice il periodo dei mille problemi, si è ritrovato, poverino, ad arrangiarsi con le "biccottate" come le chiama lui e la marmellata (almeno questa autoprodotta).
Son diverse sere a dire il vero che il piccolo mi dice: "Mamma boglio quacosa".
Stamattina allora approfittando di una sveglia anticipata mi son messa all'opera per preparargli "quacosa".
Ora dorme ancora non vedo l'ora che si svegli per vedere il suo visino felice.










Quante cose avrei da dire
a quegli occhioni grandi
quante cose di quel mondo
che ti sta davanti
un mondo grande come
il pollice che ti succhierai.




Quante parole da imparare
quante risposte ai tuoi perché
quanti giocattoli da aprire
per sapere cosa c'è
mentre con il tuo ditino
dici cha hai un anno ma non sai cos'è.



Storie di saggi e di potenti
come al tempo di Re Artù
storie di Volpi e Burattini
e maghi dentro la TV
lupi nascosti dietro sorrisi
di falsa ingenuità.


Storie di razzi e di galassie
e di guerre ai videogames
storie di eroi sconosciuti
che combattono per te
mentre con il tuo ditino
indichi il cielo azzurro ma non sai cos'è.







Dormi che  il futuro
ti aspetta alla finestra
e senza fretta
guarda dentro la tua stanza.
Io lo so che lo farai meraviglioso







Quante cose avrei da dirti
quante cose ti dirò
quanti momenti per guardarti
mentre cresci ogni giorno un po'
quante cose anch'io
da te imparerò.