lunedì 24 marzo 2014

18° compleanno da Star

Questo fine settimana (o meglio da giovedì a sabato) sono stata impegnata in un lavoro su commissione per una torta e dei biscotti.
La prima era di 8 kg e i biscotti 60! Faticoso, ma anche tanto divertente. Questa volta con l'aiuto di mio marito ho avuto la possibilità di migliorare il sapore della torta. La pecca delle mie torte decorate in precedenza stava nella consistenza delle torte. Avendo come pallino centrale la perfezione della torta dal punto di vista estetico tendevo a lasciare un po' asciutte le torte, stavolta invece mi sono fatta fare dal Enzo gli anelli di acciaio. Così ho bagnato per bene la torta all'aroma Bayles, farcita con panna e nutella e poi messa a raffreddare negli anelli in frigo per l'intera notte. Il risultato: la forma perfetta e la consistenza giusta. Che dire dovrò migliorare ancora nelle decorazioni, ma per questa volta posso sentirmi soddisfatta per il piccolo successo ottenuto.
I biscotti sono iniziati con una disavventura. Ho provato la pasta frolla di un'amica di cui ho sempre apprezzato le crostate, eppure lo stesso impasto per i biscotti era poco soddisfacente. Innanzitutto il lievito nella frolla non mi piace e poi non fa mantenere la forma ai biscotti. quindi fatti i primi 60 biscotti, non felice mi riemetto all'opera con la mia solita pasta frolla, che non mi delude mai e nel produco altri 60 biscotti.  
 
Con questo post così goloso oggi salutiamo per un po' i dolci, prende il via un altro tentativo di dieta, proviamo l'app della Mela Rossa. Che fame! Incrociate le dita per noi ;)

venerdì 21 marzo 2014

Oggi pasticcia Anna

Oggi siamo nella cucina di Anna, una ragazza solare, sportiva ed estremamente creativa. E' una di quelle persone che più che camminare sembrano svolazzare ad un metro da terra. Quando è felice lo si legge in viso, e diciamo che per l'99% delle sue giornate ha il sorriso stampato sul volto.
Da appassionata di design ha curato nei minimi particolari la ristrutturazione di casa sua, disegnando personalmente ogni angolo.
E' sempre intenta a crear qualcosa, un giorno gioielli, un altro cornici, un altro un tavolino, ogni volta con la stessa passione. Anche in cucina se la cava benissimo, le sue crostate sono famosissime.
Qualche giorno fa abbiamo deciso di fare la ricetta delle Zeppole "a quattro mani", perché lei non riusciva  a capire perché una volta fuori dal forno si trasformavano in frittelle.  L'errore di cottura che la pasta choux porta inevitabilmente a fare ai neofiti. Ci siamo organizzate in quattro e quattr'otto e per la festa di San Giuseppe casa Novi si è trasformata in una pasticceria.
Che cucina e che spazio ragazzi! Ci si diverte tanto a cucinare a casa sua, ha un piano di lavoro studiato nei minimi particolari, of course ;)
Ecco allora la ricetta.



 
 
 
 
 Per la pasta choux

300 gr di acqua
200 gr di farina
150 burro
un pizzico di sale
5 uova

Per la pasta choux ci siamo aiutate con il bimby che ci ha risparmiato un bel po' di lavoro ;)
Nel boccale acqua, sale e burro: 10 min. 100° vel. 2
 



Unire la farina: 30 sec. vel. 4.
Terminare la cottura ad apparecchio fermo per 10 minuti, mescolando nel frattempo per almeno 5 volte, l'impasto a vel. 4.Lasciare raffreddare l'impasto sempre nel boccale, poi aggiungere a vel. 4 le uova, uno alla volta, lavorando ancora per altri 30-40 sec. vel. 5.
Sulla placca del forno, ricoperta di carta forno, dare forma alle zeppole con la sacca a poche e una bocchetta stellata abbastanza grande, abbastanza distanziate tra loro.
 

Cuocere in forno caldo a 180° per circa 30 minuti.
Per la cottura bisogna stare molto attenti, perché se non cotte al punto giusto tendono ad appiattirsi inesorabilmente. La tentazione è quella di aprire il forno al primo cenno di doratura, in realtà il colore giusto tende al marroncino, o meglio al color biscotto. Inoltre usare il burro e non la margarina perché durante la cottura, quest'ultima rilascia troppo olio ed appesantisce la zeppola con la conseguenza di ritrovarci con una frittata insapore.  







 Per la crema pasticciera

1/2 litro di latte
100 di zucchero
80g di farina
2 tuorli



 
Anna adotta un procedimento diverso dal mio. Innanzitutto mette la buccia di limone a profumare il latte tutta la notte. Il giorno dopo procede iniziando a miscelare tutti gli ingredienti, ad eccezione del latte, in un recipiente, per evitare la formazione di grumi. Successivamente passa la crema ottenuta in una pentola e versa il latte con le bucce di limone e porta a bollore il tutto fino a far addensare la crema.

 
 
 
 
Con l'aiuto della sacca a poche farcire le zeppole con la crema e decorarle con le amarene.
 
 

 
 
 
 






mercoledì 12 marzo 2014

I bambini e l'alimentazione

Image Google

Parlano con i bambini che frequento tutti i giorni, mi sono resa conto di quante idee strane hanno sul cibo. Un giorno con uno di loro mi soffermo a parlare della merenda. Gli avevo appena proposto una fettina di pane con la marmellata, come intervallo tra i compiti. E lui mi dice che il pane non lo può mangiare perché fa ingrassare. Intanto però alle merende preconfezionate, patatine e caramelle difficilmente rinuncia. Ma quanto son carini i bambini, magari sentono i genitori dire che il pane fa ingrassare e lo ripetono senza batter ciglio, sicuri che da quelle bocche passa sempre la verità.

E da questo piccolo confronto è nata in me la curiosità di sapere qualcosa in più sull'alimentazione infantile. Approfondendo l'argomento ho scoperto che secondo un’indagine condotta per conto del Ministero della Salute, dal sistema di sorveglianza Okkio alla Salute, emerge un quadro allarmante della situazione italiana, i dati parlano chiaro più di un bambino su due nel nostro paese è in sovrappeso.

 L’ultima indagine  è stata condotta su un campione di  51.145 bambini di età compresa tra i 6-10, di cui il 23% è in una situazione di sovrappeso e  l’12% è obeso, con percentuali più alte nelle regioni del Sud e del Centro.

L’immagine del bambino è notevolmente cambiata dunque, i bambini ossuti che giovano a calcio nei cortili o che si riunivano per divertirsi all’aria aperta appare come qualcosa di abbastanza distante dalla fotografia che emerge dai dati di questa ricerca.

Complice, infatti, dell’aumentare di fenomeni di obesità infantile sono gli stili di vita e le abitudini alimentari scorrette di questi bambini.

Image Google
Il 18% del campione infatti pratica sport per un’ora a settimana, il 36% guarda la televisione e/o gioca ai videogiochi  per più di due ore al giorno, un solo bambino su quattro si reca a scuola a piedi. Questi comportamenti oltre a comportare rischi diretti per l’insorgenza del sovrappeso e di patologie fisiche, ci indicano anche che le possibilità di socializzazione sono seriamente limitate.  

Dal punto di vista alimentare i bambini tendono a saltare la colazione (9%), fare una merenda di metà mattinata abbondante (65%) fatta prevalentemente con cibi confezionati ricchi di grassi insaturi e zuccheri, non mangia abbastanza frutta e verdura e consuma abitualmente bevande zuccherate (44%).

Ma i poveri bambini non hanno gli strumenti per poter capire cosa è meglio per la propria vita e il proprio girovita. Il compito di un’adeguata educazione alimentare spetta quindi agli adulti. Le scuole hanno più volte attivato progetti finalizzati ad aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione maggiormente equilibrata. Ma più di tutti spetta ai genitori occuparsi della trasmissione di corretti stili di vita. Proprio loro che si impegnano tanto nel  cercare il miglior corso di inglese o la migliore scuola di musica, devono porre maggiore attenzione proprio sull’educazione alimentare dei propri pargoli.

Image Google
Un lavoro che inizia molto presto, ad esempio abituando i bambini alla diversità dei sapori, senza creare terrorismo psicologico, ma offrendo periodicamente anche quei cibi che i bambini non amano tanto. Inoltre i piccoli apprendo meglio dall’emulazione che dalle parole, quindi adottare abitudini salutari in famiglia è la strada principe da seguire.

D'altronde servirebbe una politica seria sulla pubblicità ingannevole, che fa passare come salutari degli alimenti che di genuino hanno ben poco, oltre che incrementare le strutture pubbliche per  lo sport dopo gli orari scolastici.

E poiché come ci insegnava Bruno Munari “i bambini di oggi sono  gli adulti di domani” aiutiamoli a sviluppare tutti i sensi  e ad occuparsi sin da piccoli della propria salute.

giovedì 6 marzo 2014

Cookies - Alla ricerca del tempo perduto

 
 
 
 
Buondì oggi vado di fretta però volevo condividere con voi i biscotti preparati da papà Enzo nello scorso fine settimana, con la scusa di preparare biscotti per Daniele, ha provato a fare i suoi preferiti. E come primo esperimento devo dire che sono venuti benissimo. Avevano la giusta consistenza dei cookies erano pieni di gocce di cioccolato (i nostri, quelli dello gnomo no perché è allergico) e non stomachevoli.
Ecco la ricetta si preparano in 5 minuti e la cottura è di circa 10/12 minuti a teglia :)
Noi abbiamo optato per la versione extralarge, l'ispirazione ci è venuta dopo una pausa caffe fatta da 16 Libbre dove ce ne sono di tanti tipi.

Ingredienti:

400 gr di farina 00
130 gr di zucchero semolato
150 gr di zucchero di canna integrale
150 gr di burro
1 cucchiaino raso di bicarbonato di sodio
pizzicotto di sale
1 uovo a temperatura ambiente
1 tuorlo a temperatura ambiente
1/2 bacca di vaniglia
160-180 gr di gocce di cioccolato fondente


Preparazione

mettere nella planetaria burro e zucchero  e impastare, aggiungere l'uovo ed il tuorlo. Intanto da parte mescolare la farina il bicarbonato, i semi della bacca di vaniglia e il sale, setacciare il tutto ed  unirlo all'impasto nella planetaria.
Infine unire delicatamente le gocce di cioccolato.
Formate delle palline, della grandezza che preferite ed infornate in forno caldo a 180° per 12 minuti. State bene attenti perché appena usciti dal forno i biscotti sono ancora molto molli, si induriscono raffreddandosi, quindi non lasciatevi ingannare altrimenti se lasciati troppo nel forno verranno durissimi, e non avranno più la fantastica consistenza dei cookies.


Ps. Enzo li adora perché, un po' come per Proust, ogni morso è un viaggio nel passato (recente). Se ne innamorò in viaggio di nozze, a Nassau.

Robin Hood... "de' noantri"

Prima delle modifiche
Lo so, lo so Carnevale è passato.
Era meglio pubblicare prima il costume fai da te.
Ma vi assicuro che è stata un'impresa far indossare questo vestitino a Daniele. Ho dovuto cucirlo di sera (o meglio di notte dato gli orari che lo Gnomo adotta per addormentarsi), senza poter prendere le misure, se non qualcosa di approssimato dai suoi abiti abituali.
Le prove per verificarne la grandezza sono sempre andate male. Addirittura l'ultima domenica di carnevale, è uscito con un vestito praticamente di due taglie più grandi perché non ho avuto la possibilità di adeguarglielo. Però dovevo comunque farlo uscire di casa travestito, per fargli capire quanto fosse divertente il Carnevale. Lui forse non si sentiva troppo a suo agio vestito con qualcosa ti tanto strano e tanto verde. Ma è bastato scendere le scale di casa nostra, vedere altrettanti bambini vestiti in maniera ridicola per lasciarsi andare e non pensare troppo al costume che indossava.
Poi però io mi son data da fare con gli aggiusti e all'ultima festa ha indossato il vestito adatto alle sue misure gnomesche.  Solo che io come al solito non ho pensato di portarmi la reflex e mi sono arrangiata con il cellulare per qualche foto.
 
Comunque magari può tornarvi utile per l'anno prossimo questa piccola spiegazione su come confezionare in maniera davvero semplice un costume di Carnevale diy.
 
Occorrente:
 
Mezzo metro di pannolenci verde
Mezzo metro di Pannolenci marrone
Macchina per cucire
Filo di colore marrone e verde
Un pezzettino di stoffa (di recupero magari) color rosso e uno nero
Spille e gessetti
 
Per prima cosa mi sono studiata un pochino il vestito di Robin Hood guardando le immagini su internet. L'ho trovato molto semplice e mi sono lanciata nell'impresa.
 
  • 
    Dopo gli aggiusti
     
    Per la casacca sono partita dalle misure del cappottino di Daniele, perché è un po' più lungo di una maglia e soprattutto più largo, perché bisogna tener conto che sotto il costume dobbiamo comunque mettergli almeno una maglietta per tenerlo caldo. Quindi usando il cappottino ho sagomato la casacca sul pannolenci verde, piegato a metà (la piega dovrà corrispondere al punto in cui verrà il collo) e tagliato lungo la sagoma. Dopodiché ho praticato un taglio sul retro, per creare l'apertura, a cui ho aggiunto tre bottoncini. Poi per non fare l'orlo ho fatto dei tagli a zig zag alla fine della giacca ( sbagliando perché tutti lo mi chiedevano se era Peter Pan o Robin Hood ihihihh).
 
  • Per il cappellino Sono partita da una sorta di triangolo rettangolo con l'angolo retto in alto  cucito a rovescio. Al quale ho applicato due fasce sempre a forma di triangolo (molto allungato questa volta) che ho cucito all'interno del cappello sempre a rovescio e le ho girate poi verso l'esterno ottenendo la caratteristica forma del cappellino del nostro eroe di Sherwood. Per finire il cappello, ho sagomato una piccola piuma rossa che ho applicato sul lato destro.
 
  • Infine per la cintura ho cucito un lungo pezzo di stoffa marrone, al quale ho applicato una fibbia nera che ho fatto mettendo insieme delle "liniette" di stoffa nera a forma di "H" e dei bottoni sul retro per chiuderla.
 
 
 
 
 
Molto più semplice da fare che da dire, ve lo garantisco.
 
ps. L'arco l'avevo comprato, solo che Dany lo ha distrutto prima del suo utilizzo "carnevalesco" ed è stato praticamente impossibile da ritrovare, a quanto pare in molte hanno avuto la mia stessa idea ;-)