venerdì 28 febbraio 2014

Quando nasce una mamma

Oggi voglio parlarvi di allattamento al seno, così come ho già fatto sul sito Lei Donna Web
 

Image Allattare.net
L’allattamento al seno è un evento straordinario di cui nessun bambino dovrebbe esser privato.  Il latte materno contiene nutrienti eccezionali insostituibili, eppure sono tante le mamme che decidono di non allattare o di smettere di farlo, perché vittime di disinformazione, o peggio, dei falsi miti che ruotano intorno all’argomento.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia l’allattamento esclusivo per i primi sei mesi e condiviso fino ai ventiquattro. Ma vediamo il perché di queste indicazioni così prolungate che potrebbero suscitare qualche perplessità.

Innanzitutto perché i benefici per il bambino sono innumerevoli. In primo luogo esso costituisce il nutrimento perfetto, facilmente digeribile per il suo corpo in rapida crescita. Inoltre è un momento fondamentale per la crescita emotiva del bambino, aiuta a capire prima i segnali del bambino e facilita il ruolo di mamma. A contrario di quanto possa sembrare l’attaccamento continuato con la mamma, infonde sicurezza nel bambino, che soddisfatto nelle sue esigenze primarie, rafforza giorno dopo giorno la consapevolezza di sé e si ritroverà pronto per le successive fasi di crescita. Il latte materno offre una tanti anticorpi che combattono i germi con cui il piccolo viene a contatto. Infine un bambino allattato al seno sarà meno soggetto al rischio di obesità nella sua vita futura.

Ma l’aspetto davvero sorprendente è che la buona pratica dell’allattamento giova al bebè quanto alla neomamma. Ebbene sì la mamma che allatta avrà meno difficoltà a rientrare nei suoi vecchi jeans, perché è un’attività che richiede un dispendio energetico che può essere sfruttato per mandar giù i chili di troppo accumulati in gravidanza. Inoltre l’allattamento al seno fa sì che le mamme corrono meno rischi di sviluppare tumore al seno o all’utero (circa il 20% in meno). Ed infine la praticità, nonché economicità, del latte materno non la batte nessuno. E’ un prodotto sempre pronto all’uso.

Niente biberon da sterilizzare, se si esce per una passegiata non c’è bisogno di cercare il bar più vicino per farci riscaldare il latte!

Ma come fare per poter allattare facilmente? Semplice attaccare ogni volta che il bambino vuole al seno, perché l’allattamento materno segue la regola della “domanda e offerta”, ossia più spesso si allatta, più latte ci sarà. Se il vostro bambino desidera poppare, non ha importanza il motivo, può solo fargli bene. Se il bambino chiede di poppare, la risposta giusta è sempre il seno: l’acqua, le tisane o semplicemente il ciuccio possono interferire con la produzione di latte.

 

martedì 25 febbraio 2014

Torta mousse cioccolato, lamponi e zenzero.







Questo mese ho aderito anche io all'evento Re-cake organizzato da 5 blogger che hanno avuto una bella idea. Provare una ricetta, interpretandola ognuno a modo proprio, e lanciando una "sfida" culinaria. Chi vuole partecipare deve rifare la ricetta non snaturandola troppo negli ingredienti base, lasciando tutta via libero sfogo alla fantasia per quel che riguarda la forma e la variazione di qualche ingrediente secondario. 
E' stato davvero divertente guardare quante personalizzazioni ci possono essere per un'unica ricetta. Ed allora ho deciso di provare anche io. Anche se in zona Cesarini ho deciso di pubblicare il mio post. Ci metterò un pò a capire come mettere il banner :( ma ce la posso fare.
La ricetta è a dir poco straordinaria e al tempo stesso non troppo complicata. Se ci sono riuscita io.... 
E' una mousse,non stucchevole,di cioccolato fondente e zenzero che avvolge una corona di lamponi golosissimi, per finire un velo sottilissimo di cioccolato fondente (nel mio caso grattugiato finemente) per regalare una nota amara ad un dolce che è un tripudio di sapori. 


Per la torta al cioccolato :
75 g di cioccolato fondente
1 cucchiaio di cacao amaro
3 uova
40 g di zucchero
1 cucchiaino di maizena

Per la mousse al cioccolato e zenzero:
50 gr di cioccolato fondente
50 ml di latte
1 colla di pesce
1 cucchiaino di zenzero grattugiato
2 cucchiai di zucchero
100 ml di panna

Frutta e decorazione: 
2 vaschette di fragole
cioccolato fondente 

Sciogliere il cioccolato per la base e metterlo a freddare. Sbattere i tuorli insieme allo zucchero finché il composto non si presenta gonfio, chiaro e spumoso; aggiungere poi il cacao, la maizena e infine il cioccolato fuso.
Sbattere gli albumi con un pizzico di sale e aggiungerli al composto di cioccolato, mescolando con una spatola dal basso verso l'alto per non smontarli. 
Versare in uno stampo apribile da 18 (oppure come nel mio caso nella teglia e poi tagliati con tanti piccoli anelli dove ho composto varie tortine) e infornare in forno già caldo a 180°C per 20 minuti circa.
Una volta preparata la base, comporre la torta posizionando i lamponi a testa in su.
Intanto scaldare il latte con lo zenzero grattugiato aggiungere lo zucchero mescolando. 
Infine unire la colla di pesce precedentemente ammollata in acqua fredda e il cioccolato fuso.
Montare la panna, farla amalgamare al composto di cioccolato e versarla sulle fragole. Tenere in frigo 2/3 ore infine  e decorare con altri lamponi fresche e cioccolato fondente grattugiato.


lunedì 17 febbraio 2014

A Claudia

Forse non tutti sanno che quando ho aperto il blog era mia intenzione fare una sorta di vetrina per le mie torte in pasta di zucchero, poi le cose sono notevolmente cambiate, la mia passione per quest'arte è scemata, anche se ogni tanto ancora mi diletto. Oggi voglio condividere con voi una torta che ho regalato a mia cognata per il suo compleanno. Nasce dalla voglia di mio fratello di farle un regalo speciale. Così immaginando cosa potesse rispecchiare la sua anima è venuta fuori una torta molto romantica. Perché la nostra Claudia anche se non vuole mostrarlo, ha un'anima appassionata che è proprio difficile da celare. Lo si veda dall'impegno che mette nello studio, dal modo in cui parla del suo lavoro futuro, dalla schiettezza e la sincerità dei suoi discorsi e dalla scelta che compie nello scegliersi le persone che condividono con lei un pezzo di "strada" insieme.
Ad una persona così speciale non potevo che dedicare una torta tenerissima.


 

Per la ricetta nel suo caso ho optato per una "morettina", farcita con crema rocher.
La moretta è una sorta di pan di spagna che è stato pubblicato qualche anno fa su Cookaround, un forum fantastico da cui spesso traggo ispirazione.

Ingredienti per la base:
150 gr farina 00
150 gr zucchero semolato
3 uova
1/2 bicchiere di latte
1 tazzina da caffè di olio di semi
35-50 gr cacao amaro
1/2 bustina di lievito

Come al solito montare le uova con lo zucchero, fino a rendere il composto spumoso. aggiungere a filo l'olio, il latte ed infine le polveri. Imburrare una teglia da 24 ed inforniamo in forno caldo a 180° per 45 min.

Per la crema
  1. Montare la panna (200 g)
  2. Aggiungere delicatamente la nutella (300 g) e mescolare
  3. Aggiungere le nocciole (100 g)
  4. Aggiungere i wafer sbriciolati (100 g)
  5. Amalgamare il tutto
Per la pasta di zucchero seguo la ricetta, presa sempre da Cookaround, di Serendica.

Ingredienti
30ml (o 30 gr è lo stesso) di Acqua, 5g di Gelatina(cioè 2 fogli e mezzo di quella paneangeli), 50g di Miele, 450g di Zucchero a velo

Procedimento 

Ammollare la gelatina in acqua fredda, una volta che si sarà ammorbidita, mettete sul fuoco con i 30 gr di acqua ed aggiungete il miele. Portate il tutto allo stato liquido liquido senza farlo bollire (occorrono pochi secondi). Versare il liquido dentro una impastratrice o quello che avete (io ho usato un comune robot da cucina), dove già ci sarà lo zucchero a velo ben setacciato. Lavorate (sempre nel robot) fin quando il composto diventa una palla. toglierlo dal robot e lavorarlo ancora un po' con le mani. 

domenica 16 febbraio 2014

In viaggio col pargoletto


Viaggiare con un bambino può essere sorprendente. In un primo momento può risultare tutto un po' più difficile. I musei sembrano impossibili da raggiungere, le file sempre troppo lunghe e le cenette romantiche solo chimere. Invece andare a passo di bimbo ha i suoi risvolti positivi. Innanzitutto  i ritmi sono così lenti che si ha la possibilità di guardare i particolari, i modi di fare delle persone. Certamente l'idea di visitare 5 musei, tre cattedrali e andare in giro per locali notturni deve per forza di cose uscirci dalla mente.
Eppure pianificando per bene le cose, si possono trascorrere giorni fantastici alla scoperta di posti nuovi.
Noi tre siamo di ritorno da un fantastico weekend a Parigi. Eravamo sin dall'inizio consapevoli che non sarebbe stata la stessa cosa di una fuga romantica, ma abbiamo deciso di raggiungere lo stesso questa meta perché era un nostro desiderio da sempre.
Quindi il nostro obiettivo era quello di goderci al massimo quello che "la Ville Lumière" poteva offrire ad una giovane famiglia. Abbassando la soglia delle nostre aspettative, ci siamo messi al lavoro per organizzare il viaggio perfetto per noi tre.
Siamo partiti con l'idea di scegliere l'appartamento piuttosto che la solita camera d'albergo, e possiamo dire che è stata una scelta vincente. L'appartamento offre maggiori confort ad una famiglia. Più spazi per far si che il piccolo si sgranchisca le gambe dopo le lunghe passeggiate in passeggino. Inoltre si ha la possibilità di gestire il pranzo e la cena (almeno del bambino) in maniera più sana e sicura.
Non meno importante, l'appartamento offre la possibilità di vivere la città non da semplici turisti, ma in qualche modo ti lascia vivere un po' da autoctoni, conoscere le persone dello stabile e magari condividere una tazza di caffè la domenica nel bistrot sotto casa.
Ci  sono diverse opportunità per le famiglie a Parigi. Per esempio al Louvre ci sono percorsi studiati a posta per i bambini, di cui noi però non abbiamo goduto, perché all'ingresso c'era una fila incredibile e soprattutto un vento gelido che ci ha consigliato di non star fermi qualche ora in sua compagnia. Per tale motivo abbiamo pensato bene di infilarci in un bus e farci portare in giro al riparo dal freddo. Poi le solite tappe, intervallate da giri nei parchi metropolitani per ricaricarci di allegria con Daniele e i suoi primi incontri con le altre culture.
Prima di partire ci siamo anche informati e a Parigi è presente anche un servizio di noleggio passeggini e altre attrezzature per i piccoli viaggiatori.
La sera per noi è stato facile andare in giro fino a tardi e goderci un po' di vita notturna (che parolone) perché nostro figlio si addormenta abitualmente tardi. Lo stratagemma della cena per lui a casa, ci ha consentito di mangiare (quasi) tête-à-tête ogni sera, in un posto diverso.
L'unica pecca, dal nostro punto di vista, di questa città? Parigi è piena di barriere architettoniche! Ricordiamo ancora ogni singolo scalino della metro con in braccio il passeggino e lo "gnomo" dentro.
Quindi per recuperare un po' di forze, dopo le tante energie spese, eravamo costretti a fermarci per rifocillarci, ovviamente con croissant, macaron e fragranti baguette!
 


 
Vi allego dei link utili per visitare comodamente questa fantastica capitale con tutta la famiglia al seguito.
 
 
 
 
http://www.luvaville.com/travel-with-kids/paris/best-playgrounds